Gruppo missionari e Colibrì

Gruppo missionari e Colibrì al lavoro insieme per l’Africa «Aiutiamo il Congo e il Togo»

Quando la sinergia è tra gruppi di volontariato non può che scaturire amore, perle persone e per l’Africa. L’esempio è la collaborazione che si è instaurata tra l’associazione Gruppo volontari missionari di Marmirolo e l’associazione Colibrì di Mantova, entrambe impegnate in progetti per aiutare il continente africano.
Dopo un incontro con gli amici di città, i volontari del gruppo marmirolese presieduto da Carlo Marogna, hanno deciso di offrire un sostanzioso contributo a Colibrì per sostenere il suo progetto di container galenico nella Repubblica democratica del Congo. Per contro, Colibrì, guidata da Veronica Barini, ha finanziato l’acquisto di sette cartoni contenenti 95 chilogrammi di farmaci e materiale sanitario, spediti all’ospedale Saint Josef di Datcha in Togo, gestito da suor Stella, medico nella stessa struttura sanitaria. Colibrì si è avvalsa per questa operazione della Cooperativa farmaceutica di solidarietà di Padova, che ha fornito il suo aiuto con professionalità e rapidità. «La nuova collaborazione fra il Gruppo volontari missionari e Colibrì – si sottolinea da entrambe le parti — è un segno che costruire ponti è sempre una strada vincente. Più numerosi sono i ponti, non solo con paesi africani ma anche fra attori mantovani, maggiore e più facile risulta la rete di collaborazione fra le associazioni stesse. Tutto ciò assicura la realizzazione più rapida e coordinata di progetti a favore dei fratelli africani».
Il Gruppo volontari missionari, costituito nel 2002 per sostenere a distanza bambini che vivevano in situazioni di disagio economico e sociale, ha avuto la sua prima esperienza di volontariato in Togo, «dove la miseria e la precarietà la fanno da padroni» ricordano i marmirolesi. A contatto con tanti bambini vestiti di stracci, denutriti e senza famiglia il gruppo ha voluto fare qualcosa di concreto per loro costruendo un orfanotrofio che li potesse ospitare. Poi sono stati realizzati un forno per la panificazione, due scuole di cucito, una falegnameria attrezzata e due ponti in ferro per dare la possibilità alla gente del posto di attraversare un fiume in sicurezza. Il gruppo ha svolto la sua missione anche in Kenya dove, con altre associazioni, ha realizzato una scuola elementare per i bambini che vivono nelle baraccopoli.

Articolo di Sandro Mortari pubblicato il 28 agosto 2023 sulla Gazzetta di Mantova

S.L.A.P.P.

Nella newsletter del 15 maggio avevamo riportato la notizia che Greenpeace e ReCommon aveveno fatto “Giusta Causa” a ENI per aver contribuito al cambiamento climatico, pur sapendo perfettamente quali sarebbero state le conseguenze.

SLAPP: ENI ha reagito denunciando a sua volta Greenpeace e ReCommon.

SLAPP non è il rumpore di uno schiaffo, è l’acronimo di “Strategic Lawsuit Against Public Participation” (cause strategiche contro la pubblica partecipazione), un’azione legale “di ripicca” per intimidire il querelante.
Qui, più in dettaglio, la notizia e qui la cronaca dall’inizio.